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Avere venticinque anni in questo periodo storico e pretendere di trovare lavoro è già difficile, figuriamoci sperare di trovarlo nell’ambito dei miei studi umanistici.

Eppure eccomi qua, grazie a Linkedin. Tra gli annunci dei venditori porta a porta e di quelli che retribuiscono in visibilità finalmente uno concreto: Strategia Digitale aveva bisogno di un Copywriter.

Controllo subito le informazioni dell’azienda, i profili social, il sito web, mi sembra affidabile: invio la candidatura. In pochi giorni vengo convocata per il colloquio.

Mi sono laureata da poco, ho dato tanti esami eppure a quella sensazione di essere giudicati non ci si abitua mai. Però mi sento pronta, rispondo alle domande e intanto ne passano altre mille nella mia testa: sarò abbastanza spigliata? Avrò i capelli in ordine? Sono davvero importanti i capelli di un Copywriter? Non lo so, intanto il colloquio è finito, dalle loro facce non è trapelato niente e so che dovranno parlare con decine di altri candidati. 

Finire questa storia dicendovi che non mi hanno scelta sarebbe un bel colpo di scena ma, visto che l’articolo lo sto scrivendo io, non sarebbe molto credibile.

Qual è allora il senso di questo racconto? Soprattutto quello di sottolineare che, insieme a una sana dose di fortuna, sono riuscita a trovare un lavoro che mi piace perchè l’ho cercato nel posto giusto. Essere presenti su Linkedin è sinonimo di serietà, sia quando si sta cercando lavoro, sia quando si cercano nuovi dipendenti. Certo, si può sempre barare: sul curriculum, sulla paga, sulle capacità, ma prima o poi si viene scoperti. Come quando si pubblicano su Instagram solo foto con i filtri, poi sei costretto a uscire di casa e tutti vedono come sei realmente.